Call for papers | Musica e Storia n.s.

Dal:al:31 Dicembre 2025

Dettagli dell'evento

Musica e Storia nuova serie 2, 2026, numero monografico
“Fare musica tra resistenza e oppressione”
Prospettive storiche e confronti

 

Curatori invitati: Janie Cole e Lukas Pairon
in collaborazione con SIMM research network (www.simm-platform.eu) e Music Beyond Borders (www.musicbeyondborders.net)

 

La Fondazione Levi di Venezia ha programmato una nuova serie della sua prestigiosa rivista “Musica e Storia”, fondata nel 1993 e la cui prima serie era stata interrotta nel 2010. Il primo numero della nuova serie (2025) è in corso di stampa ed è dedicato a “La riscoperta di Monteverdi nel Novecento”, sulla base di un seminario omonimo tenutosi alla Fondazione Levi nel 2022, a cura di Anna Tedesco e Dinko Fabris.

È aperto il CFP per il secondo numero della nuova serie di “Musica e Storia” (2, 2026), un’edizione speciale che si concentrerà sull’interazione tra il fare musica come resistenza e oppressione in contesti globali, preferibilmente nel XX e XXI secolo, e sarà curata da Janie Cole (University of Connecticut) e Lukas Pairon (SIMM /Chair Jonet of University of Gand).

Questo numero speciale si propone di esplorare questioni storiche, teoriche e metodologiche riguardanti le intersezioni tra le pratiche musicali, la resistenza e l’oppressione in momenti del XX/XI secolo in qualsiasi luogo del pianeta. Sia l’oppressione che la resistenza hanno plasmato i movimenti sociali, gli eventi storici, le comunità e le vite umane nel corso del XX secolo; il fare musica spesso rispecchia gli sviluppi socio-politici sul campo, viene usato come veicolo per resistere alla violenza, all’oppressione e al trauma, per sostenere i diritti umani e l’attivismo, ma anche come strumento di tortura. Invitiamo a pubblicare articoli che affrontino questi temi e la dicotomia tra fare musica come resistenza e fare musica come tortura, in diverse località del mondo, in particolare in Africa, Asia, Americhe ed Europa. Avendo come obiettivo di migliorare la nostra comprensione di come il fare musica possa contribuire a resistere ai processi razziali, violenti e genocidi, i contributi possono interagire con vari campi e discutere il fare musica, la resistenza e l’oppressione da punti di vista teorici e pratici, attingendo a risorse interdisciplinari negli studi post-coloniali, negli studi sul suono, nella psicologia, negli studi sul trauma, nella sociologia, nella storia, nella filosofia, nell’antropologia e negli studi di genere.

Gli argomenti possono includere, a titolo di esempio e non in maniera esaustiva, i seguenti:

– Analisi e discussione delle definizioni: “fare musica come resistenza” e “resistenza musicale”;
– Il fare musica come strumento di resistenza contro la violenza individuale e/o di massa;
– Assimilazioni di repertori musicali come atti di opposizione, ma non originariamente intesi come tali;
– Il fare musica come resistenza di gruppo contro la violenza e la radicalizzazione, e sua efficacia;
– Tradizioni culturali che sostengono l’azione di musicisti che si oppongono alla violenza;
– Il fare musica come attivismo e/o sostegno ai diritti umani;
– Il fare musica come strumento di resistenza contro il genocidio (Olocausto, i genocidi di epoche e luoghi diversi in Armenia, Ruanda, Guatemala, Indonesia etc…);
– Casi di studio di singoli musicisti/compositori che resistono a stati o società oppressive;
– Il fare musica come alleviamento del trauma;
– Il fare musica come tortura e causa di traumi;
– Il linguaggio musicale della tortura e del trauma;
– Responsabilità etica nel discutere di produzione musicale, trauma e tortura.

Il comitato scientifico valuterà proposte (abstract) di articoli che comprendano una media di 7.000 parole. Si prega di inviare un abstract (300 parole) e una breve nota biografica (200 parole al massimo) come documenti Word, insieme al proprio nome e all’affiliazione, a:
Janie Cole (University of Connecticut): janie.cole@uconn.edu
Lukas Pairon (SIMM / Chair Jonet): lukaspairon@gmail.com
in copia a Dinko Fabris (direttore scientifico di “Musica e Storia” presso la Fondazione Levi): dinko.fabris@unibas.it

La scadenza per la presentazione degli abstract è il 31 dicembre 2025.
Le notifiche di accettazione saranno inviate entro la fine di gennaio 2026.
Gli articoli completi saranno attesi al più tardi entro il 15 maggio 2026, per avere il tempo di passare attraverso il processo di peer review anonima.
La pubblicazione del secondo numero di “Musica e Storia” è prevista per la fine del 2026.