Sul ballo liscio

Una indagine sulle musiche strumentali e di danza nell’Italia pre-televisiva e del ‘boom economico’

 

Coordinatore scientifico: Maurizio Agamennone, Università di Firenze

 

Gruppo di ricerca: Cristina Ghirardini (Università di Firenze); Giovanni De Zorzi (Università di Venezia); Placida Staro (Bologna); Riccardo Tesi (Pistoia); Guido Raschieri (Università di Torino); Susanna Venturi (Ravenna); Dino Tron (Pinerolo)

  

Le danze generalmente ascrivibili al ‘ballo liscio’ risultano essere diffuse in un ampio territorio dell’Italia settentrionale, praticate in luoghi, con azioni coreutiche e assetti strumentali multiformi; a lungo queste pratiche hanno rappresentato lo scenario sociale più frequentato per l’intrattenimento di gruppo, per il corteggiamento e le relazioni di genere, nell’Italia a cavallo tra Ottocento e Novecento e nei decenni successivi, in un versante socio-culturale rilevante per la storia culturale del nostro paese, nella transizione tra la società rurale e contadina e le nuove aggregazioni metropolitane e industriali.

 
Le danze generalmente ascrivibili al “ballo liscio” risultano essere diffuse in un ampio territorio dell’Italia settentrionale, praticate in luoghi, con azioni coreutiche e assetti strumentali multiformi; a lungo queste pratiche hanno rappresentato lo scenario sociale più frequentato per l’intrattenimento di gruppo, per il corteggiamento e le relazioni di genere, nell’Italia a cavallo tra Ottocento e Novecento, e nei decenni successivi, in un versante socio-culturale rilevante per la storia culturale del Bel paese, nella transizione tra la società rurale e contadina e le nuove aggregazioni metropolitane e industriali.